venerdì 11 gennaio 2019

Most Wanted Videogames 2019


Eccoci qua! Finalmente ci siamo, il 2018 è ormai alle spalle e, come i due anni passati, ci ha lasciato, videoludicamente parlando, un'eredità pesantissima, con titoli di qualità eccelsa, culminati con un prodotto in grado di scardinare, ancora una volta, gli standard di genere e del settore in toto.
Ma non siamo qui per celebrare l'anno ormai trascorso, ma per guardare, come sempre, al futuro, sia prossimo che remoto. Per di più, forse questa volta ho calcato ancora di più la mano, con una sequela di titoli incalcolabile. Mettetevi comodi e buon viaggio in compagnia della lista Most Wanted 2019.


Solita piccola precisazione prima di cominciare. Alcuni titoli, se seguite il mio blog da un po' di tempo, li conoscete sicuramente, per cui, se foste incuriositi da un particolare progetto ma non doveste trovare sufficienti informazioni cliccate qui. Inoltre, vale la solita regola per cui nella sezione extra finiranno, oltre a quei titoli che non usciranno quasi certamente nel corso dell'anno, anche quelli ancora privi di un trailer e/o immagini ufficiali.
Per finire, la lista è di carattere puramente soggettivo e di conseguenza saranno non poche le assenze illustri, spero possiate perdonarmi per l'eventuale assenza dei vostri prediletti.
Ed ora buona lettura.

A Fold apart

Apriamo subito le danze con una new entry. A Fold apart non mi aveva subito convinto, sembrando a prima vista un semplice puzzle-platformer dall'art direction intrigante e poco più da offrire per poter spiccare. Poi però, quasi casualmente, ho deciso di approfondire. E quella che ho scoperto è una tematica a me molto vicina, quella delle relazioni a distanza.
Tema molto delicato e che necessita il giusto piglio per essere affrontato in maniera adeguata e non stereotipata ma che, unita a quanto di buono mostrato dai trailer pubblicati, potrebbe far davvero compiere il salto di qualità a questa piccola produzione.


A Light in Chorus

E da una new entry ad una nostra vecchia conoscenza, un veterano potremmo dire. Ormai stavo perdendo le speranze con A Light in Chorus (cosa successa con diversi altri elementi di spicco degli scorsi anni), ma andando a scandaglaire il profilo twitter del progetto ho scoperto che, dopo un lungo periodo di silenzio, ha ripreso a pubblicare nuovo materiale a pieno regime confermando la presenza del titolo su palcoscenici di settore molto importanti (anche se passato un po' in sordina vista la mole di produzioni di spicco rilasciate o annunciate nell'ultimo biennio).
Insomma A Light in Chorus vive e lotta con noi e speriamo che il 2019 possa finalmente essere il suo anno.


A Plague Tail: Innocence

Di A Pague Tail: Innocence non ho molto di nuovo da dire, tranne che il progetto di Asobo Studio abbia dimostrato di basarsi su fondamenta più che solide attraverso nuovi ed estesi gameplay ed un ricco carnet di immagini che mostrano quanto di buono abbiano da offrire i ragazzi francesi.


Abandon Ship

Lo scorso anno Abandon Ship fu uno degli esclusi dal listone per una mera questione di tempistiche  (scoperto troppo tardi, e la voglia di aggiungere ulteriore materiale non mi entusiasmava troppo) ma quest'anno voglio rimediare e farvi scoprire questo interessantissimo progetto del team Fireblade Software.
Il titolo, ormai da lungo tempo in accesso anticipato su steam, ci chiamerà a vestire i panni di un capitano ai comandi di un vascello pirata intento a compiere imprese dalla dubbia morale per mari infestati da minacce di ogni sorta, dalla marina, passando per un antico culto religioso sino a mostri marini di dimensioni colossali.
Ovviamente se mi fermassi qui potreste subito pensare che vi stia semplicemente proponendo Sea of Thieves ma con un budget molto più contenuto alle spalle, per cui , andrò più a fondo.
Il gioco mescola elementi da rogue-like (viaggeremo liberamente per i sette mari in un mondo creato proceduralmente) ad un'avventura ricca di misteri con chiari richiami lovecraftiani (ricordate il culto religioso di poco fa?) ed infine a quella struttura da ibrido tra strategico e gestionale a cui X-com ha fatto da apripista: dovremmo infatti gestire la nostra nave e la nostra ciurma tenendo conto che la morte non sarà da sottovalutare. È infatti presente un particolare sistema di perma-death, ma la pallida mietitrice potrebbe essere anche clemente con noi, se sapremo dimostrare il nostro valore: come recità la descrizione stessa del progetto "finche il capitano è vivo, c'è ancora speranza". Saremo perciò noi a decidere, valutando la singola situazione di pericolo, se sia il caso di abbandonare la nave a bordo di una scialuppa d'emergenza o tentare la sorte con la nostra ciurma (tenendosi stretti un barile galleggiante, non si sa mai).
Insomma, se la sfida, la strategia, il bottino, il pericolo ed i mostri marini sono il vostro pane quotidiano, tenetelo d'occhio.


Above

Continuiamo con un'altra avventura per mare, o meglio, al di sopra di esso. Above, infatti, ci metterà nei panni di una giovane pilota che decide di prendere il volo nonostante i divieti del suo villaggio, potendo così esplorare il mondo all'esterno della sua isola grazie al suo aereo.
Ovviamente, anche in questo caso, l'oceano che separa le varie aree di terraferma sarà abitato da creature bizzarre ed inquietanti che potrebbero tentare attaccare il nostro biplano.
Insomma un'avventura che potrebbe rivelarsi ricca di misteri da scoprire e che già da ora dimostra una certa identità ben definita sia dal punto di vista visivo che ludico.


Afterparty

Afterparty lo scorso anno si ritagliò un posto nella sezione "Extra" della lista vista la conferma di una release durante il 2019.
Quest'anno sono stati mostrati nuovi spezzoni di gameplay dedicate alle avventure infernali di Milo e Lola e della loro stravagante "lotta" contro Satana in persona per tornare in vita. Ciò ha portato ad ulteriori conferme sulla bonta sia delle premesse ludiche e narrative sia per quanto concerne la direzione artistica del nuovo progetto di Night School Studio.


Anthem

Anthem lo conosciamo ormai bene. La grande scommessa di Bioware quest'anno, nonostante non siano state lesinate novità di ogni sorta, non è stato capace di creare attorno a sé quel tipo di Hype che ci si aspetterebbe da una produzione di questo calibro e che, durante il suo reveal, era stata capace di catalizzare ogni sorta di attenzione. Ma i trailer mostrati quest'anno e, sopratutto, una closed alphe che, a quanto pare, ha sollevato più dubbi che certezze.
Nonostante ciò, il nuovo blockbuster del team canadese ha fin troppe frecce al proprio arco per poter finire alle soglie del dimenticatoglio sin da ora.


Arani

Fra le mie scoperte più recenti c'è anche Arani, del team brasiliano Diorama Digital. Quello che ha attrato la mia attenzione riguardo questo action adventure è sicuramente la direzione artistica adottata dalla software house che si sposa molto bene, per quanto mostrato sino ad ora, con le atmosfere cupe che dovrebbero caratterizzare il viaggio in cerca di sé stesso della guerriera Arani.
Credo sia superfluo sottolineare quali possano essere le fonti di ispirazione del progetto.


Atomic Heart

Il primo trailer di Atomic Heart mi folgorò. Il mix tra fantascienza, thriller ed horror non può non rievocare immediatamente quelle atmosfere che hanno reso grande Bioshock, il tutto arricchito dalla scelta di ambientare quest'avventura in prima persona in una realtà alternativa in cui l'unione sovietica non si è mai sciolta ma che ormai è giunta al proprio crepuscolo.
Ciò porta con sé una serie di scelte artististiche che rendono unico ed affascinante il titolo di Mundfish.


Beacon

Beacon è una nostra vecchissima conoscenza. Il titolo di Monothetic è stato uan presenza constante nella mia bacheca di twitter. Arricchito costantemente di aggiornamenti e nuove funzioni ora solo bisogno di compiere l'ultimo passo vale a dire uscire dalla lunga fase di Early Access ed esordire ufficialmente sul mercato.


Beautiful Desolation

Beautiful Desolation ormai lo conosciamo bene. Al momento abbiamo una finestra di lancio fissata per una generica seconda metà del 2019 (con possibili slittamenti al 2020) ma voglio credere che questo possa essere l'anno di grazia per quest'avventura isometrica post-apocalittica. Insomma, se siete fan di Wasteland o dei due Fallout originali (o più in generale dei mondi in cui la civiltà è ormai giunta al suo collasso) non posso che consigliarvi di seguire (o continuare a seguire) con attenzione il nuovo progetto di Stasis Games.


Beyond Blue

Alcuni di voi certamente si ricorderanno di Never Alone, platform 2.5D con protagoniste una ragazzina Inuit ed una volpe delle nevi, guida lungo il viaggio della giovane per tornare a casa.
Bene, ora i ragazzi di E-Line, sviluppatori di Never Alone, tornano con un nuovo ed intrigante progetto, Beyond Blue.
Il titolo ci farà vestire i panni di una giovane ricercatrice che, in un futuro prossimo, prenderà parte ad una missione per esplorare i fondali oceanici, ancora in gran parte ignoti all'uomo.
Il senso di scoperta ed il fascino del mistero intrinseco nelle oscurità marine, sono sicuramente due capisaldi di quest'avventura a cui va ad affiancarsi l'elemento educativo ed ecologista (che contraddistingue anche il precedente lavoro della software house).
Se amate i titoli fortemente narrativi ed evocativi, dovreste dare una chance a Beyond Blue.


Biomutant

Mi fa sempre piacere parlare di Biomutant, ma ormai lo conosciamo a menadito. Inoltre è tornato a mostrarsi anche quest'anno a Colonia, dimostrando ancora una volta di possedere diverse frecce al proprio arco.
Il 2019, con molte probabilità (e a meno di eclatanti scivoloni), dovrebbe essere il suo anno.


BlackSad: Under the Skin

Annuncio che ha sorpreso e fatto saltare dalla sedia non pochi appassionati di comics è sicuramente stato quello di BlackSad: under the Skin.
Il gioco tratto dall'omonima serie a fumetti si presenta nel modo più logico per riproporre le imprese dell'investigatore privato John Blacksad, vale a dire come una sorta di avventura grafica moderna in stile Tell Tale Games (sigh) vale a dire con una miscela di enigmi da risolvere in ambienti tridimensionali affiancati a fasi dialogiche e, più genericamente, filmate in cui a farla da padrone saranno le scelte del giocatore, le quali potrebbero influire in maniera più o meno pesante sul prosieguo della vicenda.
Ovviamente ciò che fa sin da subito spiccare la produzione è senza alcun dubbio il comparto artistico che si rifà integralmente a quelli che sono i dictat dell'opera originale.


Blood will be spilled

Atmosfere da spaghetti western, combattimenti a turni in scenari 2D, art direction ispiratissima e insetti cowboy. Questo dovrebbe essere più che sufficiente per convincervi a seguire con interesse lo sviluppo di Blood will be spilled.


Catherine: Full Body

Anche Catherine: Full Body dovrebbe finalmente onorarci con la propria presenza quest'anno. La speranza è che le aggiunte e i miglioramenti fatti valgano la pena per tutti coloro abbiano già preso parte a questa folle avventura. Per tutti gli altri, beh... un'ottima occasione per recuperare.


Close to the Sun

Ed ora, è con piacere che vi introduco al primo dei progetti made in Italy che entra a far parte di questa. Ancora meglio, si tratta di una new entry e di quelle di peso.
Close to the sun è infatti il nuovo progetto di Storm in a Teacup, studio romano divenuto famoso grazie al precedente progetto N.E.R.O. e che ora vuole raggiungere nuove vette qualitative con questo titolo.
Sono molti i motivi per cui sono attratto da questa produzione: in primis continua a fare capolino l'influenza di un'opera epocale come Bioshock per di più l'ambientazione si rifà in toto agli stilemi dello steampunk (non a caso Nikola Tesla svolgerà un ruolo chiave nella vicenda), il che aumenta, e non di poco, l'acquolina che ho in bocca.
Al momento la finestra di lancio è fissata per un generico 2019, speriamo di avere notizie più precise nel corso dell'anno.


Concrete Genie

Il 2019 dovrebbe anche essere l'anno di Concrete Genie. Sin dal primo reveal entrò subito nel mio cuore e, dopo un rinvio che ha spostato la release dalla fine del 2018 ad una generica prima parte del 2019, sono più che convinto che finalmente ci siamo e potremo mettere le mani su quest'avventura dall'indiscutibile fascino.


Consortium: The Tower

Di Consortium: The Tower ormai lo conosciamo. Lo davo per disperso, ma poi è tornato a farsi vivo pochi mesi fa con un'alpha in early access, per cui incrociamo le dita e spariamo in una release completa nel corso del 2019.


Control

Nonostante la conference di Playstation all'E3 2018 fosse focalizzata su quattro esclusive di peso assoluto per il colosso nipponico, nei vari intermezzi hanno trovato spazio alcuni annunci di rilievo da parte delle terze parti.
Senza nulla togliere a Resident Evil 2 Remake e Ni-oH 2, quello che ha attirato maggiormente è di sicuro Control, nuovo progetto di Remedy Entertainment sotto la guida creativa del sempre verde Sam Lake.
Il titolo sembra molto più a fuoco rispetto a Quantum Break, da cui ripesca alcune idee, ed arricchito da una direzione artistica veramente d'impatto.
Per quanto mi riguarda, sono già conquistato.


Crash Team Racing Nitro-Fueled

Ormai l'annuncio di un Remake di Crash Team Racing (sottotitolo Nitro-Fueled) era un po' il segreto di pulcinella. Con il grande successo della N'sane Trilogy e l'enorme richiesta da parte della fan base era chiaro che fosse solo questione di tempo prima che Activision capitalizzasse sullo spin-off più amato tra quelli dedicati al marsupiale arancione.
Ma mentre nel caso della trilogy il mio pensiero era abbastanza netto (con un interesse poo più che nostalgico per dei prodotti che continuo a ritenere figli del proprio tempo ma lontani dalle conquiste odierne di genere) questa volta una chance maggiore voglio concederla. È vero, sono tra quelli che si chiedono se in un mondo con Mario Kart 8 CTR abbia senso di esistere, ma dall'altra parliamo pur sempre di uno dei pochi esponenti del kart gaming in grado di tener effettivamente testa alla proposta di nintendo ai tempi e, al contempo, di proporre un'esperienza tutt'ora godibile e divertente.
Il fulcro della discussione si sposta dunque su quelli che saranno gli ammodernamenti alla formula, che per il momento sembrano confiniti, oltre all'ovvio restyling grafico, ad una discreta personalizzazione dei kart, accompagnati da rumor su possibili nuovi circuiti.
La speranza è dunque quella di poter avere tra le mani un trampolino di lancio per progetti futuri che possano davvero offrire un'alternativa valida alle corse del regno dei funghi, senza dover per forza sorreggersi sull'effetto nostalgia.


Days Gone

Days Gone è forse, allo stato attuale delle cose, la più "debole" tra le esclusive di punta di Playstation previste per il prossimo anno. Eppure, l'opera dei ragazzi di Bend Studio, continua ad avere un cderto fascino figlio della gestione dell'orda di non morti e di un mondo di gioco che potrebbe rivelarsi meno superficiale e stereotipato di quanto apparso fino ad ora.
Purtroppo a frenare un po' il mio entusiasmo non sono i rinvii (dato il reveal allo scorso E3 di un data di rilascio per febbraio, al momento la release è slittata ad aprile) bensì un'interfaccia abbastanza decontestualizzata e che arriva a pescare in maniera abbastanza goffa dal mondo dei giochi di ruolo con barre della vita per gli zombi e numeri colorati che zampillano fuori dall'arma ogni volta che un colpo va a segno, tanto per rendere chiaro l'ammontare del danno inferto. Idea decisamente fuori fuoco e totalmente inadatta all'universo nel quale va ad implementarsi.
Staremo a vedere.


Dead Static Drive

Finalmente posso spostare Dead Static Drive dalla sezione "Extra" a quella principale del mio listone! Questo perché, almeno per il momento, l'uscita è fissata per un generico 2019, per cui eccoci qua, a parlare nuovamente di questo road game dalle forti tinte horror di derivazione lovecraftina. Inoltre, nonostante non siano stati resi pubblici nuovi gameplay veri e propri, Mike Black, sviluppatore del gioco (e autodefinitosi tizio più figo della terra) non ha fatto mancare aggiornamenti sul progetto con annunci di vario spessore attraverso i suoi profili social.
Detto questo, tenetelo assolutamente d'occhio.


Deamon X Machina

Se siete dei nostalgici della serie Deamon X Machina, sicuramente avrete già messo nel vostro radar Deamon X Machina. È infatti palese che l'intento delle figure dietro a questa produzione, in esclusiva per Nintendo Switch, sia quello di proporre un action game che possa far tornare in auge i fasti della serie targata From Software aggiungendoci un pizzico di follia nipponica che non guasta mai e una velocità al cardiopalma durante gli scontri tra mech giganti.


Death Stranding

E poi c'è lui.
Parlare di Death Stranding è complesso, vuoi perché più scopriamo e meno riusciamo a capirci qualcosa, vuoi perché Kojima è peggio dello stregatto di Alice, vuoi perché c'è tanta carne al fuoco in ogni frame mostrato, fatto sta che è praticamente impossibile non restare ammaliati dal nuovo sogno di quel mattacchione di Hideo, di cui abbiamo avuto un piccolo assaggio di gameplay nel corso dell'E3.
Molti iniziano a credere, addirittura, che non lo vedremo sul mercato prima del lancio delle nuove console, eppure grazie agli indizi lasciati qua e là dal creativo nipponico (uno su tutti, la volontà di pubblicare il titolo in concomitanza con l'anno in cui è ambientato Akira, quindi 2019) io voglio essere fiducioso.


Decay of Logos

Non sono state di certo le premesse narrative a catalizzare le mie attenzioni nei confronti di Decay of Logos (un mondo fantasy una volta fiorente ed ora in decadaneza a seguito di una guerra fratricida, all'interno del quale avranno luogo le avventure di una protagonista in cerca di vendetta) bensì la direzione artistica minimalista ma accattivante unito ad un gameplay, almeno da quanto mostrato, sicuramente efficace.
Nei panni di Ada, ci sposteremo per le varie macroaree del mondo di gioco accompagnati dalla nostra fida cavalcatura Elk.
Quest'ultima non sarà però soltanto la solita bestia da soma utile a sportarci rapidamente da una parte all'altra, bensì un personaggio vero e  proprio, con il quale dovremmo interagire al fine di sviluppare un rapporto di reciproca fiducia che si rispecchierà anche nel gameplay. Elk sarà infatti essenziali nelle fasi di platforming e puzzle solving del gioco, portandoci a sviluppare (almeno nelle intenzioni del team) un sincero affetto verso la creatura (Ueda docet).
Sul fronte del combat system è inutile girarci attorno, basta guardare qualche secondo di uno dei vari filmati pubblicati per rendersi conto dell'influenza dei Souls Like.
Se amate i fantasy openworld, dovete tenerlo assolutamente d'occhio.


Disco Elysium

Di Disco Elysium ve ne ho parlato in più occasioni negli scorsi anni, eppure se lo andaste a cercare nei passati listoni non lo trovereste. Questa avventura dalle tinte steampunk, hardboiled e noir con visuale isometrica e con una spruzzata di elementi ruolistici, fino ad un anno fa era conosciuto come No truce for the Furies. Poco importa, perché finalmente la produzione Za/Um Studio dovrebbe vedere la luce entro i prossimi dodici mesi.


DISTANT

Distant è una produzione di cui non è troppo semplice parlare. Il progetto del piccolo team indipendente Slingshot and Satchel (in collaborazione con i ragazzi di Snowman) ha rivelato ancora poco di se ma, per quanto mostrato sino ad ora, avremo a che fare con un platform bidimensionale con una forte enfasi sull'atmosfera, grazie ad un comparto artistico minimalista ma fortemente evocativo ed a musiche che richiamano immediatamente mondi lontani ed alieni (notare le creature che si muovono sugli sfondi e al di sotto dell'acqua). Tutti elementi che attraggono istantaneamente la mia attenzione.


Dolmen

Lo scorso anno decisi di scartare Dolmen dal listone. Ero ormai stanco di scrivere e la possibilità di un'ulteriore scrematura mi allettava non poco. Ed essendo il progetto di Massive Work Studio in una fase Kickstarter non troppo entusiasmante lo rendeva la vittima ideale per questa mia epurazione.
L'ho fatto con dispiacere, ma questa volta può finalmente avere il suo riscatto. E questo è stato possibile grazie ad una vecchia conoscenza di questo blog, Square Enix. Dolmen è infatti potuto diventare realtà grazie al programma Square Enix Collective del colosso giapponese.
A questo punto non resta che attendere e scoprire se la formula del team brasiliano, che mescola un setting sci-fi dalle forti tinte dark ad un sistema di gioco souls/rogue-like, avrà successo.



Doom Eternal

Nel corso di un'E3 non proprio brillante per Bethesda, nonostante le molte proprietà intellettuali portate dalla società americana sul palco di Los Angeles, Doom Eternal è riuscito a spiccare grazie ad un cinematic trailer che metteva subito in chiaro le cose. La terna è ora un vero inferno e sarà ancor una volta compito del Doom-guy mettere le cose apposto con il piombo.
Queste le premesse... poi è arrivato un lungo gameplay durante il Quakecon e la bava ha iniziato a colare copiosa dalla mia bocca. Non vedo l'ora.



Draugen

Draugen fu annunciato ben quattro anni fa per poi sparire nel più totale dimenticatoio. Un vero peccato per un progetto che unisce le menti alle spalle di opere come Dreamfall Chapters e The Longest Journey. Ed infatti, finalmente è tornato a far parlare di sé ad ottobre.
Vestiremo i panni di un giovane americano giunto sulle coste della Norvegia in cerca della sorella scomparsa. Da qui prenderà il via un'avventura vissuta in prima persona fatta di misteri da risolvere nelle fantastiche location della scandinavia.
Stilisticamente pazzesco e con alle spalle un pedegree di tutto rispetto per i ragazzi di Red Thread Games mi hanno ammaliato immediatamente.



Dreams

Dreams ormai lo conosciamo benissimo e, nonostante mi faccia sempre piacere farlo, credo sia più che superfluo parlarne ulteriormente.
Le novità sono tre: 1) Media Molecule non si è tirata indietro dal mostrare con costanza nuovo materiale creato dai vari membri del team (sia sul lavoro che nel tempo libero), chiarendo ancora una volta l'immediatezza con cui è possibile prendere dimestichezza con l'editor del gioco. 2) È stata garantita una release durante la prima metà dell'anno (massimo entro il 2019). 3) Sto rosicando perché non ho potuto prendere parte alla beta a porte chiuse,  ma han confermato un corrispettivo open a Gennaio, per cui... me felice.



Due Process

Il successo di Rainbow Six: Siege ha portato nuova linfa alla creatività degli sviluppatori di shooter online. Tra questi mi ha particolarmente attratto Due Process. Il progetto sviluppato da Giant Enemy Crab (punti extra per la citazione) e prodotto da Annapurna Interactive (sempre siano lodati) pesca infatti a piene mani dal blockbuster di Ubisoft, reinventandone e riplasmandone la formula.
Abbiamo a che fare con un fps tattico 5v5 in cui una squadra di criminali asserragliati in un qualche luogo chiuso dovranno vedersela con un team delle forze speciali pronte a fare irruzione.
E proprio qui che Due Process mostra le sue carte mostrando un sistema di pianificazione che prevede la cooperazione di tutto il team e sopratutto la presenza di un leader che possa mettere appunto un piano d'azione efficace. Il tutto potenziato ulteriormente dal fatto che gli scenari saranno creati proceduralmente di volta in volta, andando così a smorzare quel senso di Dejà Vù che potrebbe sfociare nella ripetitività delle tattiche d'approccio mano a mano che si prende dimestichezza con il gioco.


Dying Light 2

Quando sul palco di Microsoft all'E3 è apparso Chris Avellone per presentare il nuovo progetto a cui ha preso parte, Dying Light 2, sono saltato dalla sedia.
Il secondo capitolo della saga ha sin da subito mostrato i frutti dell'innesto di questa leggendaria figura. Nuove possibili ramificazioni sul proseguo delle vicende, un sistema di rapporti sociali più grande, complesso e credibile e, come diretta conseguenza, un mondo più vivo e vibrante all'interno del quale saremo chiamati a muoverci.
Una bomba annunciata.


East shade

Cosa differenzia East Shade dal resto delle avventure in prima persona? Il fatto di interpretare il ruolo di un pittore itinerante.
Se, infatti, alla base del progetto c'è la volontà di basarsi sui classici stilemi di questa tipologia di prodotti, ad arricchire la formula c'è una dimensione più intima e conviviale fatta di piccoli problemi quotidiani da risolvere e paesaggi da scoprire per dar vita a nuove opere d'arte, nonostante il setting sia, a tutti gli effetti, dichiaratamente fantascientifico.


Edge of Eternity

Lo scorso anno vi presentai Edge of Eternity come un tributo al mondo dei JRPG ma che forse mancava un po' di carattere. Ad un anno di distanza la situazione è cambiata ed il titolo è tornato a mostrarsi, presentandosi come un progetto con un identità molto più marcata in buona parte delle sue componenti, prima tra tutte il gameplay ed il combat system.
A mancare è ancora un comparto tecnico che possa rendere i personaggi molto più di quei manichini senz'anima che abbiamo potuto ammirare nell'ultimo trailer. Mi auguro, inoltre, che anche la regia delle cut-scenes venga rivista in maniera profonda prima della release.
Tolti questi appunti, il potenziale per un buon prodotto c'è e si vede.


Emigrant Song

Con Emigrant song si apre un dittico di nostre vecchie conoscenze, entrambe totalmente italiane, ed entrambe con un posto speciale nel mio cuoricino.
Lo scorso anno fuoi costretto, dopo la conferma da parte di uno dei ragazzi dietro al progetto, a inserire questo affascinante titolo nella categoria extra. Questa volta, però, quello stesso ragazzo mi ha confermato che il 2019 sarà l'anno di Emigrant Song, per cui eccolo qua!
Come sempre, se volete approfondire il discorso sul progetto di Vanth Studios, vi rimando allla sezione extra dello scorso anno.


Exit Limbo

Ormai Exit Limbo lo conosciamo benissimo, per cui credo sia superfluo soffermarci troppo sul progetto di Virtual Craft Studio. La speranza è dunque quella di vederlo finalmente sul mercato nel corso del 2019.


Fade the Silence

Fade the Silence non mi aveva colpito subito. Ma con il passare del tempo questo action-adventure/rpg dalle forti componenti survival è riuscito a convincermi a concedergli, quantomeno una chance. Chi mi conosce lo sa, non sono un grande fan dei survival, per cui, in un primo momento, non prestai troppa attenzione alla proposta di Black Forest Games, poi, però, scoprendone i risvolti più narrativi e avventurosi (e quindi più inclini alle mie corde), mi resi conto del potenziale di questo titolo, coadiuvato dall'ambientazione post-apocalittica e dalle creature ispirate all'immaginario lovecraftiano.


Fading Skies

Lo scorso anno vi presentai Fading Skies, titolo ispirato ai grandi classici del platforming 3D, da Banjo-Kazooie a Jak and Daxter, e sviluatto da un'unica persona.
Nel corso del 2018 non sono stati pubblicati nuovi trailer eppure il gioco ha avuto modo di mostrarsi in vari modi fra demo presenti a varie fiere di settore e post pubblicati sui profili social del gioco mostrandone i vari progressi dello sviluppo.
Speriamo dunque di avere novità corpose e magari, addirittura, una release nel corso del 2019.


Felix The Reaper

Quest'anno ho potuto provare con mano ad una versione di prova di Felix the Reaper e, nonostante ci fossero ancora degli angoli da smussare, ho constato che quanto di buono promesso dal team di sviluppo sia vero, perciò possiamo aspettarci grandi cose una volta che il titolo verrà rilasciato ufficialmente sul mercato.


Final Fantasy VII Remake

Lo so, Final Fantasy VII Remake, dovrebbe essere inserito nella sezione "EXTRA", visto che è praticamente scomparso. Eppure, viste le recenti dichiarazioni di Nomura in persona (per il quale non nutro particolari simpatie) in cui dichiarava che "il 2019 sarà l'anno di FFVII Remake" e visto che Kingdom Hearts è ormai a poche settimane dall'uscita, per quanto incredibile, voglio provare a credere all'assurda idea che possa essere rilasciato entro la fine dell'anno.


Forest of Liars

Forest of Liars è un titolo ancora avvolto in gran parte nel mistero. Quello che sappiamo è che abbiamo a che fare con un adventure game che, con molte probabilità, conterrà alcuni elementi derivanti dai rogue-like ma che manterrà una forte enfasi sul comparto narrativo.
Una cosa però è certa, la direzione artistica è di assoluto prim'ordine.


Gears 5

Nonostante un quarto capitolo deludente dal punto di vista del comparto single player, sostanzialmente invariato nella formula di gioco rispetto alla trilogia originale e con una scrittura tutt'altro che memorabile a sorreggere la progressione, ma al contempo solidissimo dal lato multigiocatore, non posso negare di attendere con un certo interesse anche questo Gears 5.
Per quanto visto sino ad ora, sembra che, almeno nelle intenzioni del team di sviluppo, ci sia proprio la volontà di porre rimedio alle mancanze del precedente episodio e migliorando quanto di buono offerto sino ad ora.


Gears Tactics

Ma il quinto capitolo non è l'unico prodotto targato Gears of War in arrivo nel corso del 2019. Ben due sono infatti gli spin-off della saga. Ma se da una parte Gears POP non sembra avere alcun elemento di particolare rilievo (magari riuscirà a sorprenderci), dall'altra Gears Tactics, potrebbe portare davvero una ventata d'aria fresca all'universo del brand in modo non dissimile da quanto tentato anni fa con Halo Wars per la saga di Master Chief.
In questo caso abbiamo tra le mani uno strategico a turni in puro stile X-Com e che, quindi, ha di default la mia sensazione.


Ghost of Tsushima

L'E3 di quest'anno è stata l'occasione per Sucker Punch di mostrare al mondo una prima e lunga sessione di Gaemplay della loro nuova IP Ghost of Tsushima. E devo ammetterlo, sono rimasto seriamente colpito dal trovarmi di fronte ad un progetto che, pur nella sua spettacolarità, sia stato in grado di mescolare intrattenimento e rispetto per il materiale storico ed iconografico da cui prende spunto. C'è il fascino della figura tragica del samurai in un epoca antecedente a quella degli stati combattenti e del periodo Edo (le più blasonate), c'è un enorme richiamo al cinema e all'arte nipponica e c'è un buon gameplay alla base che, anche nei momenti in cui sembra concedersi qualche libertà ludica (il rampino), in realtà resta fedele alla documentazione storica.
Quel che resta da capire, visto che a conti fatti ci troviamo ad avere a che fare con un open world, è se la software house resterà ancorata ad un'idea di open world tradizionale, fatta di accumulo fine a sé stesso (fetch quest e collezionabili decontestualizzati, inseriti solo per allungare l'esperienza in maniera forzata) o se verrà compiuto il salto prendendo spunto da opere come Breath of the Wild e Red Dead Redemption 2. Speriamo che si opti per questa seconda via, perché per il resto ho una scimmia enorme.


Granblue Fantasy Relink

Ammetto che di Granblue e di tutti i progetti (videoludici e non) che gli ruotano attorno non so praticamente nulla, ma Granblue Fantasy Relink, spin-off per console del brand, ha attirato da subito la mia attenzione. E, come tutte le cose, non è un caso. Lo sviluppo è infatti stato affidato a Platinum Games, così da poter imprimere la loro visione di videogioco nel mondo dei JRPG.


Greedfall

Grazie alla massiccia presenza di Focus Home Interactive alle varie fiere di settore abbiamo finalmente avuto un assaggio del gameplay di Greedfall, il nuovo lavoro dei ragazzi di Spiders.
Il progetto è una nostra vecchia conoscenza, per cui non mi dilungherò con la premessa narrativa e mi concentrerò sul gameplay pubblicato.
Questa volta potrebbe essere davvero quella buona. Con, ad esempio, Technomancer, nonostante le buone premesse, una volta mostrate fasi di gioco, il mio entusiasmo scemò immediatamente ed il gioco completò, una volta uscitò, si rivelò a stento mediocre. Questa volta, invece, pur essendo evidenti alcuni limiti come la regia delle cut-scene ed dei dialoghi o la resa grafica complessiva, sono rimasto piacevolmente colpito. La direzione artistica esce dall'anonimato dei precedenti lavori, ha una sua identità e compensa i limiti tecnici, il combat system sembra funzionale, ed il gameplay si sposa bene con l'idea di open world e di narrazione che il team ha deciso di proporre. Da quanto trapelato sembra che saranno evitate in tutti modi le quest secondarie accessorie in favore di un'amalgama omogenea e in linea con il concetto di coesistenza bellicosa tra coloni, indigeni ed isola.
Incrociamo le dita e speriamo che queste belle premesse restino inalterate dopo la release prevista per quest'anno.


Griftlands

Da quando lo scorso anno vi parlai di Griftlands il titolo è praticamente sparito.
Ero quindi ormai rassegnato al fatto di scriverne al massimo un paio di righe per poi passare oltre. Fortunatamente, però, uno dei membri di Klei Entertainment (il team di sviluppo alle spalle del progetto) è intervenuto in mio soccorso, pubblicando ad ottobre un aggiornamento sullo stato dei lavori. In tale occasione la software house ha garantito che lo sviluppo sta procedendo bene ma che i tempi si sono allungati ed hanno quindi preferito non fare particolari annunci senza la certezza di poter offrire informazioni concrete e sicure sull'uscita.
Al momento il 2019 sembra poter essere una buona, seppur estremamente generica, finestra di lancio.


Hades

Probabilmente la più grande sorpresa dei TGA di quest'anno, almeno per quanto mi riguarda, è stato l'annuncio di Hades, il nuovo progetto dei Supergiant games.
Il titolo, già disponibile in accesso anticipato sul nuovissimo Epic Store, si presenta come una summa dei passati lavori della software house. Un ritorno al combat system di Bastion e Transistor ma con l'aggiunta di elementi rogue-like che si legano bene al concetto di morte e resurrezione del figlio di Ade che cerca di fuggire dagli inferi.
Ovviamente sono, come al solito, fuori scala le musiche e la direzione artistica.


Harold Halibut

Il 2019 dovrebbe anche essere l'anno di Harold Halibut. Ormai lo conosciamo benissimo, quindi spendere ulteriori elogi sulla componente artistica della produzione è superfluo.
Speriamo di vederlo presto sugli store digitali.


In the Valley of the Gods

Finalmente il 2019 dovrebbe essere l'anno di In the valley of the Gods, il nuovo progetto dei ragazzi di Campo Santo, team di sviluppo alle spalle di Firewatch.
Del gioco ve ne parlai già lo scorso anno, e capirete bene che un titolo in cui vestiremo i panni di una giovane regista caduta in disgrazia che cerca di risollevare la sua carriera cercando l'inquadratura perfetta, non può che toccarmi nel profondo.


Indivisible

Quest'anno dovrebbe vedere la luce anche Indivisible. Ormai lo conosciamo bene per cui non credo valga la pena spendere ulteriori parole sul nuovo progetto dei creatori della serie di picchiaduro Skullgirls e che vedrà la collaborazione dello studio Trigger.


Infinitesimals

Infinitesimals è ancora in una fase embrionale dello sviluppo ma ho deciso di parlarvene comunque in questa sezione principale. Nel gioco, un action-adventure open-world, vestiremo i panni di un piccolissimo alieno intento ad esplorare un micromondo di insetti, microscopici esseri umanoidi, piante giganti e molto altro ancora.
Ovviamente un mondo del genere è pieno di pericoli e per affrontarli avremo a disposizione un arsenale di tutto rispetto e veicoli bizzari ed affascinanti, come potete ammirare dal filmato allegato in calce.


Iron Harvest 1920

Iron Harvest 1920, come ormai sapete, è lo strategico in tempo reale che attendo con maggior pathos da diversi anni. Il progetto è appena passato per una nuova fase di closed alpha, nel corso del 2018 sono stati apportati notevoli miglioramenti e numerose aggiunte in termini di meccaniche ed elementi e, in generale, il progetto si è mostrato in invidiabile forma e, si spera, pronto per un rilascio durante il 2019.


Journey to the Savage Planet

Di Journey to the Savage Planet sappiamo ancora poco. Presentato nel corso dell'ultima edizione dei The Game Awards con la promessa di un rilascio nel corso del 2019, il titolo è descirtto come un adventure game in prima persona in cui, in qualità di dipendenti di una megacorporazione, saremo spediti su un coloratissimo, inesplorato ed estremamente pericoloso pianeta con il compito di esplorarlo al fine di catalogarne flora, fauna, clima e sostenibilità. Peccato soltanto che saremo costretti a lavorare con un equipaggiamento inadeguato e alla mercé ti qualsiasi cosa questo nuovo mondo è pronto a scagliarci contro.


Kill La Kill: IF

All'annuncio di Kill la Kill: IF un gridolino di gioia isterica è uscito dalla mia bocca mentre saltellavo come un deficiente per la stanza. L'adattamente a fighting game di una delle mie serie animate preferite? Supervisionato dagli Arc system e dello studio Trigger e sviluppato da A+ Games ( ragazzi alle spalle della trasposizione videoludica di Little Witch Academia)? Salgo subito a bordo.
Ovviamente, dopo l'euforia iniziale, il raziocinio ha preso il sopravvento. Dando un'occhiata ai video-gameplay resi pubblici sino ad oggi è chiaro alcune criticità sono presenti e potrebbero risultare un po' fastidiose (prima tra tutte la realizzazione un po' troppo semplicistica degli stage) ma al netto dei limiti evidenti è impossibile non fare un plauso al lavoro rielaborazione in 3D dei personaggi, che, nonostante il passaggio alla terza dimensione mantengono inalterato il proprio, fantastico, stile o alla spettacolarità di un gameplay che seppur non eccessivamente tecnico e complesso dovrebbe risultare a dir poco appagante per tutti i fan delle avventure di Ryuko.
Aggiungiamoci anche che la modalità storia percorrerà un arco del tutto inedito, un what if, con protagonista Satsuki, e quello che ci troviamo di fronte è un gran bel potenziale per il debutto nel mondo dei videogames per l'opera nata dalla mente di Hiroyuki Imaishi.


Kingdom Hearts III

Dopo una lunga attesa, finalmente Kingdom Hearts 3 vedrà la luce alla fine di gennaio. Come sapete io non sono un grande fan della saga, eppure è innegabile l'impatto mediatico che questo titolo ha avuto sin dal suo annuncio e che continuerà ad avere anche nel corso dei primi mesi del 2019, per cui eccolo qui (ed il dodicenne che è in me è felice).


Little Devil Inside

Credo che avrete ormai la nausea di sentir parlare da me di Little Devil Insiede, eppure capirete bene che, visto quanto io tenga a questo progetto, ogni scusa è buona per tornare a parlarne, anche se poco.
Nonostante i ragazzi di Neostream, a seguito di un ampliamento del team e del gioco stesso grazie a nuovi fondi e partnership, quest'anno siano stati un po' avari d'informazioni, ci hanno mostrato alcuni dei progressi fatti, come il villaggio che fungerà da hub di gioco.
Come ogni anno, spero che questo sia quello giusto.



Lost Ember

Discorso non troppo diverso sarebbe da dedicare a Lost Ember che quest'anno, pur se privo di un vero e proprio trailer, non ha mancato di far parlare di se grazie alla presenza costante di aggiornamenti sullo stato dei lavori sui vari profili social del progetto e, sopratutto, con la presenza di una demo giocabile alla Gamescom 2018.


Lost Soul Aside

Chi invece sembra essere davvero in forma è Lost Soul Aside. Il progetto di un solo sviluppatore cinese, ora sotto l'ala di Sony, procede bene e sembra avere una forma sempre più concreta e "a fuoco". Il 2019 potrebbe essere il suo anno.


Lost Words

Trai i più attivi sui social nel corso dell'anno troviamo sicuramente i ragazzi di Sketchbool games che non hanno fatto mancare aggiornamenti sulla loro creatura che conosciamo ormai molto bene, vale a dire Lost Words. Quello che è stato pubblicato nel corso dei passati dodici mesi ha rivelato una direzione artistica ancora più ispirata ed un gameplay più rifinito.


Luigi's Mansion 3

Nel corso del 2019 dovrebbe vedere la luce Luigi's Mansion 3, terzo capitolo delle avventure a tinte horror di un Luigi in formato "Ghostbuster".
La formula di gioco è nota a tutti: nei panni del fratello di Mario e armati di una speciale aspirapolvere, dovremo dare la caccia ai fantasmi che stanno infestando una villa spettrale.
Una formula più che rodata che potrebbe funzionare alla grande su Switch sfruttando tutte le peculiarità della console.


ManEater

Alzi la mano chi si ricorda di Jaws Unleashed, il videogioco liberamente ispirato alle "imprese" dello squalo mangia-uomini nato dalla mente di Steven Spielberg.
Ottimo, perché sembra proprio che neanche i ragazzi di Tripwire se ne siano dimenticati stando a quanto mostrato del loro nuovo progetto, ManEater.
Anche in questo gioco, infatti, vestiremo i panni di un famelico squalo alla ricerca costante di prede e pronto a tutto pur di soddisfare la sua fame.
Forse non verranno raggiunti i livelli di follia videoludica al quale JU ci abituò due generazioni fa ma, stando a quanto visto, il divertimento non dovrebbe mancare.


Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order

Tra gli annunci degli ultimi TGA, quello che nessuno si aspettava è stato di certo Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order. A sorprendere, per di più, c'è il fatto che il titolo è sviluppato in esclusiva (non ho ben capito se totale o temporale) per Nintendo Switch dal Team Ninja, famoso per action-game come Ninja Gaiden e Ni-oh.
Insomma una sorpresa inaspettata che ha fatto subito catturato l'attenzione di tutti i nostalgici del primo storico capitolo del brand.
La software house ha deciso di adottare, almeno da quanto mostrato, un approccio conservativo per la formula di gioco con i dovuti accorgimenti s'intende, mantenendo inalterata anche la possibilità di passare dalla modalità single player a quella co-op senza soluzione di continuità.


Memories of a Broken Dimension

Detto sinceramente, ero ad un passo dal togliere definitivamente da questa lista Memories of a Broken Dimension quando ecco che scopro che quel pazzo del creatore del gioco lo sta ancora sviluppando e porta avanti delle stranissime live su twitch in cui mostra i progetti del gioco (anche con 3 ore di modifiche al codice nel più totale silenzio).
Un pazzo visionario che sembra aver ben chiara la strada da percorrere.
Speriamo che il 2019 ci porti anche al rilascio del progetto nella sua forma completa.


Metro Exodus

Per Metro Exodus non credo siano necessarie ulteriori presentazioni. Dall'annuncio in occasione dell'E3 2017 abbiamo avuto modo di conoscerlo in più occasioni e quello che abbiamo scoperto è il progetto più ambizioso realizzato sino ad ora da 4A Games, mettendo Artyom in situazioni del tutto nuove, sovrastato dai pericoli di un mondo a lui del tutto alieno ed infinitamente più grande della metropolitana di Mosca.


Midknight Story

Progetto italiano del One-Man-Band Mattia Ciurlino, Midknight Story, da quando ve ne parlai lo scorso anno, sta facendo passi da gigante con miglioramenti da ogni punto di vista, da quelli puramente tecnici, alla visione artistica più a fuoco sino ad un gameplay che ora inizia a reggersi sulle proprie gambe.
Con una campagna Kickstarter prevista per Marzo, è difficile ipotizzare una release entro la fine di dicembre, eppure ho deciso di inserirlo qua anche per aiutare questo progetto a farsi conoscere e ad ottenere i finanziamenti di cui avrà bisogno tra poche settimane.


Moons of Madness

Moon of Madness sembrava del tutto sparito. Non riuscivo a trovare novità a riguardo ma allo stesso tempo non c'erano indizi che indicassero una possibile cancellazione del progetto (pagine social scomparse, problemi economici, dichiarazioni ambigue del team) per cui ho tentato il tutto per tutto andando dritto alla fonte. Ho così deciso di contattare direttamente i ragazzi di Rock Pocket Games per avere delle delucidazioni a riguardo.
Questa è la risposta che ho ricevuto:
You can expect news soon, but I'm afraid I can't be any more specific than that. But what I can say is that the project is very much alive and we're working hard to get it finished
Insomma, il progetto prosegue con costanza e presto dovrebbero arrivare interessanti e corpose novità a riguardo.


Mortal Kombat 11

I TGA sono stati l'occasione per annunciare Mortal Kombat 11, il nuovo capitolo della famosissima saga di picchiaduro.
Ovviamente, dopo un massimo di 10 secondi dalla pubblicazione del trailer di debutto sono iniziate a piovere speculazioni di ogni sorta basate sulla presenza di un Raiden oscuro (rimando al finale del precedente capitolo) di due Scorpion (uno moderno ed uno dal design più classico) e, soprattuto, il reveal di un nuovo e misterioso personaggio al fianco di una clessidra con la sabbia che scorre al contrario.
Netherrealm ha confermato che i viaggi nel tempo e questa oscura figura giocheranno un ruolo fondamentale nella vicenda, inoltre, stando alle prime immagini ufficiale pare proprio che la personalizzazione dei combattenti prenderà spunto da Injustice 2 e potrebbero far ritorno diverse meccaniche care ai fan di vecchia data, mantenendo intatta la struttura di gioco degli ultimi due capitoli.
In ogni caso, al netto di numerosi leak e rumor più o meno credibili, non dovremo attendere troppo per scoprire la verità con un evento di presentazione ufficiale a metà gennaio e una full release ad aprile.


Mosaic

Mosaic è un veterano di questa lista. Ad inizio anno è stato pubblicato un nuovo, spettacolare quanto breve, trailer che riportava la dicitura "End of 2018". Ovviamente, visto che lo trovate ancora qui, la finestra di lancio è stata mancata ma il progetto di Krillbite Studio è tornato a far parlare di sé a novembre grazie ad un articolo apparso su Edge.
Speriamo dunque che ciò porti ad una release imminente, magari nei primi mesi del 2019.


My eyes on you

My eyes on you è rimasto un po' in sordina, ma il team di sviluppo ha fatto sapere attraverso i propri profili social che i lavori su questo interessante action dalle tinte neo-noir proseguono a gonfie vele. Speriamo di saperne di più quest'anno, magari con una data d'uscita definitiva.


My Friend Pedro

Tra i prodotti di punti annunciati nel corso dell'E3 2018 da Devolver Digital spicca di certo My Friend Pedro. Un bizzaro shoot 'em up 2.5D dalle forti influenze hardboiled ma che non rinuncia ad una forte dose di ironia ed esagerazione.


Narita Boy

Narita Boy, di cui vi parlai lo scorso anno, è stato l'ultima vittima del complesso sistema dei prodotti finanziati tramite campagne di raccolta fondi.
L'espanzione del team di sviluppo, nuove prospettive di sviluppo e contrattempi di varia natura hanno fatto slittare la release, per il momento, a dicembre 2019.


Necrobarista

Pochi mesi fa è tornato a mostrarsi con un nuovo trailer anche Necrobarista, intrigante progetto che cerca di proporre le meccaniche tipiche delle visual novel nipponiche ma attraverso l'occhio creativo occidentale. Il filmato, finalizzato ad annunciare l'approdo del titolo anche su Nintendo Switch, ha anche svelato la finestra di lancio fissata per la prima parte del 2019.


Nelo

Nelo è ancora in una lunga fase di accesso anticipato, ma non sono di certo mancati aggiornamenti corposi e miglioramenti al gameplay. Da quanto mostrato negli ultimi mesi, il gioco si mostra in ottima forma e sembra proprio pronto ad esordire nel corso del 2019.


Observation

Avete mai pensato di vestire i panni di HAL 9000? Beh in Observation potrete fare qualcosa di simile. Il giocatore è, infatti, chiamato ad interpretare SAM, intelligenza artificiale a bordo di una stazione orbitante chiamata ad aiutare la dottoressa Fisher, uno degli astronauti presenti, al fine di risolvere i problemi derivanti da una misteriosa anomalia che hanno messo K.O. i sistemi della nave.
In quanto computer di bordo, il nostro compito sarà quindi quello di assistere la nostra "compagna" in un bizzarro scambio di ruoli: impersoniamo un'i.a. che deve aiutare, risolvendo puzzle di varia natura, un personaggio le cui routine sono in realtà gestite da un'ulteriore intelligenza artificiale.


OMNO

I titoli ad alto tasso emotivo, che fanno delle atmosfere, della direzione artistica, del viaggio come mezzo di crescita, formazione e scoperta di sé e della narrativa emergente dei pilastri fondamentali (insomma tutti i figli di Journey) della propria esperienza ludica, sono entrati di diritto tra quelli che tengo maggiormente a portata del mio radar da quando misi per la prima volta mano all'opera magna di ThatGameCompany. Omno non fa eccezione poiché fa propri questi dettami. Quel che resta da vedere è se tutto funzionerà a dovere una volta sul mercato.


Ooblets

Ooblets ormai lo conosciamo fin troppo bene. Questo peculiare mix tra Pokémon e Animal Crossing dovrebbe finalmente vedere la luce nel corso del 2019.


Ori and the Will of the Wisps

Ori and the Will of the Wisps, tornato a mostrarsi durante l'E3 2018, si appresta ad essere senza mezzi termini la vera perla della line-up di esclusive Microsoft per il 2019, confermandosi, inoltre, come uno dei progetti più interessanti di quest'anno.


Othercide

Mostrato al pubblico nel corso della Gamescom 2018, Othercide prende spunto da opere come Claymore per dar vita ad uno strategico a turni molto action e dalla componente artistica estremamente ispirata pur nel suo minimalismo. Mi ha catturato sin da subito.


Outwards: The Adventurer life Sim

Lo scorso anno vi parlai di Outwards: The Adventurer life Sim come di una interessante reinterpretazione dei cliché degli open world e degli RPG, facendoci vestire i panni di un adventuriero però privo di particolari capacità derivanti da qualche profezia, insomma un uomo comune intento nel suo lavoro in un mondo fantasy e pieno di pericoli.
Ora, grazie ad un nuovo trailer rilasciato alcuni mesi fa, abbiamo anche una data di rilascio e tutt'altro che lontana. Il 12 febbraio è proprio dietro l'angolo.


Overland

Finji ha annunciato attraverso i suoi profili social che finalmente, dopo un lunghissimo periodo di accesso anticipato, finalmente Overland, uno dei progetti da me più attesi, vedrà la luce nella sua versione completa nel corso del 2019.


P.a.m.e.l.a.

P.a.m.e.l.a., proprio come Overland, è da molto tempo nel limbo degli early access e, stando a quanto dichiarato da diversi utenti, potrebbe essere destinato a restarci ancora per un po'. Sembra infatti che alcuni problemi tecnici compromettano la fluidità del gioco. Ma non disperate, il team di sviluppo è tutt'altro che assente e gli aggiornamenti vengono rilasciati con continuità. Il che potrebbe significare che un rilascio entro dicembre potrebbe non essere un'utopia dopo tutto.


Pathologic 2

L'ultimo trailer di Pathologic 2 ha confermato che ancora il progetto non è pronto per un rilascio sul mercato ma che, allo stesso tempo, ha diverse freccie nella propria faretra. Prima tra tutte una direzione artistica eccezionale  che soppianta agilmente tutti i limiti tecnici evidenti nel filmato.


Phoenix Point

Chi di certo si è mostrato in grandissima forma è Phoenix Point, il progetto del papà di X-com di cui è stato recentemente rilasciato un nuovo trailer un paio di mesi fa. Da quanto mostrato nel corso del filmato e tramite i vari update postati nelle varie piattaforme social, sembra proprio che il rilascio ufficiale non sia molto distante. Non resta che aspettare ora.


Pine

Anche i ragazzi di Twirlbound non hanno fatto mancare aggiornamenti per il loro Pine. Pur senza un trailer vero e proprio, sono stati molti i progressi mostrati attraverso post, gif e piccoli filmati pubblicati sui vari social.


Praey for the Gods

Praey for the Gods ha ora una forma più definita, la fase di sperimentazione è apparentemente finita, ed ora gli sviluppatori si sono concentrati sul dare un'identità propria a quel miasma di rimandi a Shadow of the Colossus e The Legend of Zelda.
E sembra proprio che ci stiano riuscendo.


Project Awakening

Dopo due anni di totale silenzio, Cygames ha riportato alla luce, in occasione del Playstation Line-up Tour dello scorso settembre, il suo Project Awakening.
Lo ha fatto con un nuovo trailer che esplica alcune cose ma da vita a nuove domande. Da un parte è chiaro che il focus del combat system è la spettacolarità unita ad una spruzzata di tatticismo nell'affrontare gli scontri con i poderosi mostri.
Ma cos'altro ci lascia in eredità questo primo vero assaggio (esiste un primo teaser, appunto, del 2016, ma assai più ermetico) beh il fascino di un mondo fantasy in decadenza nel quale incombe una minaccia ben più grave e sinistra del drago affrontato dal personaggio nel filmato.


Project Wight

La buona notizia è che Project Wight è ancora in sviluppo (o almeno così sembra), la cattiva è che non se ne sà nulla da più di un anno. Speriamo che arrivino novità a breve, comincio seriamente a preoccuparmi.


Psychonauts 2

Psychonauts 2 è finalmente tornato a msotrarsi nel corso dei TGA di dicembre. Il trailer ha permesso agli spettatori e ai fan di farsi una prima idea del nuovo contesto narrativo all'interno del quale si muoverà Raz e, sopratutto, ha fornito un primo assaggio di gameplay rivelando diverse trovate interessanti che mescolano platforming e puzzle solving senza soluzione di continuità. A tutto questo va poi aggiunta una direzione artistica fantastica ed infine il reveal del rilascio previsto nel corso del 2019.


Remnant: From the Ashes

Darksouls 3 non era l'unico titolo sul quale fossero a lavoro i ragazzi di Gunfire Games. In occasione dello scorso Gamescom hanno mostrato al mondo il loro nuovo progetto Remnant: From the Ashes.
Il gioco si presenta come un action-shooter post apocalittico in cui vestiremo i panni di uno degli ultimi sopravvissuti dell'umanità intento a viaggiare per vari reami alla ricerca di armi ed artefatti utili a respingere la minaccia delle creature extra-dimensionali, i Root, che hanno invaso la Terra.
Focus importanti della produzione sono di certo la componente co-op del titolo che permette fino a 4 giocatori di combattere assieme nei vari reami e la presenza di meccaniche rogue-like che daranno vita a stage sempre vari (almeno questa è l'intenzione) una volta attraversati i portali.
Senza dubbio però, quello che mi ha maggiormente attrato è il design delle creature che saremo chiamati ad affrontare, aliene e demoniache allo stesso tempo.


Reset

Di Reset ne ho parlato sino alla nausea ed è uno di quei progetti su cui ero tentato di scrivere la parola "fine" a seguito di uno sviluppo sin troppo prolungato (pensate che nel 2016 avevamo, addirittura, una data d'uscita) ed accompagnato dal quasi totale silenzio del team di sviluppo.
Eppure, come sempre, torno a spulciare il loro blog e scopro che, ancora una volta, sono tornati a farsi sentire con un post in cui dichiarano di non essere arrivati fin qui solo per abbandonare tutto. Per poi scomparire nuovamente.
Ho tentato di contattare anche loro per tentare di ottenere ulteriori informazioni, ma per il momento tutto tace. Speriamo, dunque, che le cose comincino a smuoversi e che quanto fatto fino ad ora si concretizzi.


RITE of ILK

Lo sviluppo di Rite of ILK procede a gonfie vele, stando almeno a quanto pubblicato con costanza dal team di sviluppo sul profilo twitter ufficiale di questa interessantissima produzione incentrata sulla cooperazione a due giocatori.


Roki

Discorso identico vale anche per Roki. Polygon Treehouse ha infatti sfornato cinguettii a ripetizione riguardanti i progressi nello sviluppo del progetto, culminati con un post del 31 dicembre in cui si è parlato di "un anno grandioso per noi (il team)" lasciando aperta l'ipotesi di un rilascio nel corso del 2019.


Routine

Moon of Madness non è l'unico Horror Sci-fi ad aver fatto perdere le sue tracce in modo preoccupante. Di Routine ve ne ho parlato più volte, spesso senza portarvi novità concreta, nella speranza che potesse rifarsi vivo, prima o poi. Questo non è successo ed è stato Patrick Klepek ad agire contattando gli sviluppatori.
La risposta, riportata in questo articolo, fa emergere una situazione delicata ma che lascia aperti diversi spiragli.
In sostanza, come prevedibile, il team ha attraversato un momento difficile a causa di alcuni problemi di carattere personale, ma i lavori proseguono ma gli sviluppatori non vogliono esporsi prima di avere qualcosa di sostanzioso tra le mani. Nello specifico vogliono che il gioco sia "completo, almeno, al 99%" prima di mostrarlo al pubblico.
Speriamo dunque che siano vicini a questo traguardo.


Sable

Il 2018 è stato, finalmente, l'anno del salto di qualità per i ragazzi di Shedworks e per il loro, stupendo, Sable.
Il trailer pubblicato in occasione del PC Gaming Show (preceduto da un piccolo teaser sul palco di Microsoft) è stato, insieme alla sezione EA Originals (di cui troverete il protagonista poco più sotto), il momento più esaltante della mia E3 2018.
Finalmente il precedente noto Project Sable ora ha un'identita concreta e, da quanto visto, sembra in ottimo stato e pronto ad esordire sul mercato nel corso dell'anno.
HYPE!


Samurai Spirits

Devo confessare che Samurai Spirits, nuovo capitolo della saga da noi rinominata Samurai Showdown, sarà il mio primo vero approccio alla serie di SNK.
E quindi, perché inserire qui il nuovo episodio di un brand a me totalmente alieno? Semplice, perché negli ultimi anni sono andato in leggerissima fissa con ogni cosa collegata alla storia del giappone feudale.


Scarf: Walking with the Souls

Scarf: Walking with the Souls ormai qui lo conosciamo bene, eppure ho un paio di buone notizie da riferirvi. La prima è che il titolo è ora sotto l'ala di THQ Nordic, che ormai sembra una sorta di schiacciasassi in grado di acquisire brand a destra e a manca, sostenendo sopratutto piccoli progetti in cerca di finanziamenti. La seconda è che abbiamo avuto modo di ammirare un nuovo trailer del gioco qualche mese fa, cosa che ci ha permesso di poter rivedere in azione questo platform dalla forte componente emozionale.


Scorn

Come di certo ricorderete, Scorn era un progetto diviso in due parti, la prima delle quale ormai pronta per il rilascio nel corso del 2018. E allora, come mai così non è stato? Semplice, ed ho una buona notizia per voi.
Ebb Software, team di sviluppo alle spalle del progetto, dopo un periodo di silenzio ha spiegato le ragioni dietro a questo rinvio: la software house ha avuto nuovi fondi, ha espanso il numero di sviluppatori al lavoro sul gioco e sopratutto ha potuto pensare più in grande, passando da un progetto in due parti ad una pubblicazione unica potendo così offrire direttamente l'esperienza completa.


Sea of Solitude

Come ho detto parlando di Sable, è durante la sezione EA Originals che ho avuto il mio secondo momento di gioia isterica durante l'E3. E chissà perché? Beh, Sea of Solitude è più o meno allo stesso livello di Little Devil Inside per ammontare di Hype del sottoscritto (e da fine 2017 anche Sable), quindi immaginatevi come posso aver reagito nel momento in cui, finalmente, Cornelia Geppert è salita su quel panico, specie dopo aver mancato tale appuntamento nel 2017.
Per di più abbiamo anche una finestra di lancio fissata ad inizio 2019, per cui...
STO VOLANDO!


Shenmue III

Credo che sia ormai chiaro a tutti che Shenmue III che, a differenza dal capostipite della saga, non possa imporsi sul mercato come nuovo standard tecnico e produttivo per il medium videoludico, vista la sua natura di progetto crowdfunding e visti gli evidenti limiti tecnici evidenti anche nell'ultimo trailer. Eppure il fascino di quello che dovrebbe essere il capitolo conclusivo delle avventure di Ryo Azumi resta, anche se, a conti fatti, non abbiamo ancora visto neanche un piccolo assaggio di gameplay.
Ma abbiamo una data di rilascio ben precisa, fissata al 27 Agosto.


Sky

Quest'anno ho avuto l'enorme piacere di poter prendere parte alla beta di Sky, il nuovo progetto dei ragazzi di ThatGameCompany per dispositivi mobile.
Il titolo, di cui vi parlai approfonditamente lo scorso anno, è a dir poco sublime e rappresenta una sorta di summa di quanto proposto sino ad ora dal team di sviluppo, mescolando alle atmosfere sognanti e alla narrazione emergente di Journey quel senso di flusso tipico di Flower.
Certo ancora ci sono cose da rifinire, tra imput lag, alcune macchinosità delle meccaniche e vari problemi legati al contesto social della produzione, ma la carne al fuoco è davvero tanta e di prima qualità, e gli aggiornamenti vengono pubblicati con costanza (e io ancora mi pento di non aver trovato il tempo per scrivere una preview approfondita sullo stato dei lavori).


Somerville

Somerville, il nuovo progetto di Dino Patti, co-fondatore di Playdead, resta ancora avvolto dal mistero, ma un nuovo trailer rilasciato a giugno ci ha permesso di dare una sbirciata a quelli che dovrebbero essere i protagonisti del gioco e, forse, ci ha fornito un'idea un po' più chiara di quella che potrebbe essere la struttura di gioco, ma non voglio sbilanciarmi in questa circostanza. Lascio a voi ogni possibile speculazione.


Spirit of the north

Spirit of the North rientra, ancora una volta, nel filone dei titoli esperienziali in cui ci troveremo ad esplorare luoghi mozzafiato ispirati a paesaggi mozzafiato dell'Islanda, cercando di segire i passi della mitologia norrena alla ricerca dello Spirito del Nord nei panni di una volpe.


Stygian: Reign of the old Ones

Nono ho molto di nuovo da dirvi su Stygian: Reign of the old Ones rispetto allo scorso anno, se non che ora è disponibile una demo del gioco su Steam e che abbiamo una finestra di lancio fissata ad un generico "fine 2019".


Sword of Calengal

Quest'anno, alcuni riassestamenti all'interno del team di sviluppo mi avevano fatto temere per il futuro di Sword of Calengal, ma le rassicurazioni da parte degli stessi sviluppatori hanno fatto rientrare l'allarme. Speriamo dunque che questo contrattempo sia solo un piccolo ostacolo sul cammino di questo progetto nostrano, e che il 2019 possa essere il suo anno.


Tale of Ronin

Anche Tale of Ronin ha cercato di mantenere vivo l'interesse dell'utenza non facendo mancare aggiornamenti a cadenza costante su Twitter, oltre alla conferma del rilascio di una versione Switch.
Vedendo i progressi fatti grazie a questi tweet, mi sembra abbastanza concreta la possibilità di un rilascio nel corso del 2019.


The Artful Escape of Francis Venditti

Non ho invece novità significative su The Artful Escape of Francis Venditti, sparito dai radar, almeno in forma ufficiale, da un bel po', ma il cui sviluppo sembra non essere in discussione, così come una sua release per un generico 2019.


The Bradwell Conspiracy

The Bradwell Conspiracy è un progetto ancora misterioso. Tutto ciò che sappiamo è qualche accenno di trama e di gameplay, fortemente interconnessi tra loro.
Nel corso del solstizio d'estate del 2026, la Bradwell Electronics sta celebrando, nel museo di Stonehenge, il lancio di un nuovo prodotto potenzialmente rivoluzionario. Qualcosa va storto e un lampo di luce invade la stanza del party. D'un tratto soltanto in due sembrano essere sopravvissuti, il protagonista e Amber. I due collaborando dovranno trovare il modo di venire a capo di questa situazione disperata e nel frattempo scoprirne le cause.
Il mistero che avvolge Stonehenge da sempre affascina l'uomo e la struttura megalitica ha offerto spunti per speculazioni e storie più o meno fantasiose sulle sue origini ed il suo scopo, dalla fantascienza al fantasy sino all'horror, per cui risulta come un setting ideale per dar vita ad un progetto di questo tipo, che ha attratto subito la mia attenzione.


The Church in the Darkness

Nel corso del 2018 è stato pubblicato un nuovo gameplay per The Church in the Darkness, l'interessante action-adventure isometrico incentrato su di un fittizio culto religioso attivo nel corso degli anni '70, dimostrando la bontà del progetto di cui vi parlai lo scorso anno.
Speriamo di poterlo gustare nella sua completezza nel 2019.


The Hong Kong Massacre

Anche se assente dai grandi palcoscenici di settore dopo il reveal della paris games week 2017, The Hong Kong Massacre è vivo e vegeto, stando a quanto visto tramite alcuni lunghi gameplay che hanno ancora una volta messo in evidenza i punti cardine di questo titolo a metà strada tra Hotline Miami ed il cinema di John Woo.


The inner friend

The Inner Friend è un viaggio all'interno di una mente piena di ricordi, corrotta dai traumi che ne hanno caratterizzato l'infanzia. Il giocatore, nei panni della proiezione interiore del proprietario di questa mente, dovrà affrontare questo tormentato passato, fatto di immagini cupe, disorientanti e, a tratti, al limite del disturbante, così da poter far pace con il proprio io e così dar vita ad un futuro migliore. O restarne vittima e finire in una spirale di oscurità senza via d'uscita.


The Last Night

Fino a pochi giorni fa parlandovi di The Last Night mi sarei limitato a citare le foto postate da Tim Soret sul prosieguo dei lavori e poco altro. Ora la situazione si è fatta più delicata, con il team di sviluppo che sta attraversando un difficile periodo fatto di problemi legali ed economici che li ha costretti a cancellare persino il nuovo trailer del gioco previsto per i The Game Awards.
Speriamo soltanto che questi inconvenienti si rivelino come tali, inconvenienti, e non si trasformino in qualcosa di più grave ed irreparabile. Sarebbe davvero uno spreco di talento e potenziale se quanto fatto sino ad ora finisse con lo sparire per sempre.


The Last of Us Part 2

Ci sono momenti in cui lasci da parte ogni raziocinio, ogni titubanza, ogni tipo di rifiuto e ti lasci trasportare.
The Last of Us Part II arrivava con una responsabilità non da poco, quella di dover sostenere l'eredità del primo capitolo e sopratutto di dimostrare di avere motivo di esistere. Se già con il secondo trailer, con la sua cruda violenza, aveva dimostrato di avere alle spalle un team cosciente delle proprie capacità e quindi in grado di mostrate la crudezza di un mondo come quello in cui Joel ed Ellie si muovono nella sua cinica purezza, una volta partito il gameplay trailer ogni incertezza non ha avuto più motivo di esistere. Part II esiste ed è qui per restare.
E speriamo che i rumor sul possibile periodo di lancio si rivelino veritieri.


The last campfire

Mentre prosegue l'opera di rilancio di No Man's Sky, un piccolo team all'interno di Hello Games ha deciso di spostare le proprie attenzioni su qualcosa di nuovo, più piccolo e più intimo, in cui poter raccontare qualcosa su una scala decisamente diversa e con intenti altri rispetto all'epopea sci-fi creata dalla software house.
Nasce così The Last Campfire, un progetto che, ancora una volta, si rifà agli insegnamenti di quel Journey che sembra proprio non voler smettere di rientrare continuamente nella mia vita.


The Occupation

Ad un occhio poco attento The Occupation potrebbe sembrare una classica avventura in prima persona dal fascino british e retrò ma, sfruttando proprio quelle atmosfere di sospetto ed incapacità di giudizio, negli ultimi anni della cortina di ferro.
In questo clima, tutto viene aggravato da una misteriosa esplosione che porta il governo alla promulgazioni di leggi che accentuino il controllo sui cittadini.
Il nostro scopo sarà quello di indagare su quel tragico evento cercando di scoprire la verità ed è qui che entra in gioco la peculiarità del titolo. Tutto ciò che faremo (e non faremo) accadrà in tempo reale, annullando così i tempi morti e rendendoci responsabili per ogni nostro errore, tentennamento e perdita di tempo.


The Outer Worlds

Nonostante il passaggio a software house first party di Microsoft, Obsidian aveva un ultimo colpo da sparare in qualità di software house indipendente. E quel colpo è stato uno dei più rumorosi nel corso dei The Game Awards.
The Outer Worlds ha in sé il fascino delle space opera unito all'esperienza nel mondo dei giochi di ruolo del team di sviluppo, che sa come amalgamare avventura, atmosfere da frontiera e graffiante umorismo. Insomma, almeno da quanto mostrato, sembra proprio una lettera d'amore dei padri biologici di Fallout al genere che li ha resi grandi.


The Pathless

In passato ho espresso il mio pensiero su Abzu e sul fatto che Giant Squid fosse ancora succube dell'influenza di Journey e di come ciò impedisse al titolo di spiccare il volo.
Con The Pathless la situazione sembra, però, molto diversa, con un progetto molto più a fuoco, meno derivativo ed in definitiva molto più identitario per il team.
Nonostante si conservi una forte impronta artistica ben definita, questa volta c'è la volontà di distanziarsi dalle influenze del passato, avvicinandosi maggiormente al mondo degli action-adventure ma cercando di edulcurare il tutto secondo la propria visione personale di questa tipologia di prodotti.
Spero che la mia fiducia venga ripagata.


The Peterson Case

Da amante della fantascienza quale sono non potevo di certo fare a meno di inserire in questa lista The Peterson Case. Il progetto di Quarter Circle Games si presenta, infatti, come un'avventura horror in prima persona in cui, nei panni di un detective, dovremmo risolvere il caso della scomparsa di un'intera famiglia da una villa a poca distanza dal famoso luogo del presunto schianto di un UFO a Roswell nel 1947.
Il titolo quindi mescola elementi da fanta-horror ad altri più puramente sovrannaturali per dar vita ad un'esperienza angosciante che sembra poter richiamare quella del compiato Silent Hills di Hideo Kojima.


The Sinking City

The Sinking City si è ormai fatto conoscere dai più grazie alla sua partecipazione, nel corso del 2018, alla gran parte delle maggiori fiere di settore.
La novità più importante è di certo una ed è la data di rilascio, fissata al 21 Marzo.
Non vedo l'ora.


The Suicide of Rachel Foster

Tra le produzioni nostrane di maggior rilievo a livello internazionale c'è, senza alcun dubbio, The Suicide of Rachel Foster.
Il progetto dei ragazzi di 101% si presenta come un'avventura in prima persona che trae spunto da opere come Firewatch e da un capolavoro come la versione cinematografica di Shining per dar vita ad un thriller ricco di mistero e di estetica estremamente curate, in cui la scrittura del plot ricopre un ruolo di primo livello.


Them's fighting Herds

La grande notizia rispetto a Them's fighting Herds è che non è stato rilasciato. Come noto, il titolo sarebbe dovuto uscire nella sua versione completa già a Febbraio 2018 eppure così non è stato. A differenza, ad esempio, di Routine, però, il team di sviluppo non è caduto nel più completo silenzio e, dopo essersi scusati per non aver rispettato i tempi, ha garantito che l'impegno non manca e che il progette prosegue nel suo sviluppo.
Mi auguro che possa finalmente vedere la luce quest'anno.


Totem Teller

Particolari novità su Totem Teller, il titolo incentrato sulla ricerca dell'ispirazione e della consapevolezza delle proprie potenzialità creative, non ce ne sono da un po' di tempo. Speriamo che il 2019 possa compensare a questa mancanza, consegnandoci anche una data di rilascio in tempi brevi.


Truberbrook

L'ultimo trailer di Truberbrook ha di certo evidenziato una cosa, l'avventura grafica dei ragazzi di btf GmbH ha una direzione artistica pazzesca e stile da vendere. Peccato manchi solo una data. Ma il progetto appare in forma, per cui voglio sbilanciarmi e pensare ad un rilascio nel corso del 2019.


Tunic

Tunic è tornato a mostrarsi nel corso dell'E3 come parta del programma ID@Xbox (vi ricordo che il titolo sarà rilasciato in esclusiva temporale sulle piattaforme microsoft) mostrando ancora una volta tutto il suo potenziale, oltre alla volontà di offrire un degno tributo ai primi capitoli di The Legend of Zelda. Manca ancora una vera finestra di lancio ma il 2019 è indicato da tempo come l'anno della pubblicazione.


Twin Mirror

Ci credete se vi dico che i prodotti che mi hanno maggiormente colpito di Dontnod sono tutti quelli che esulano da Life is Strange? Non vorrei che questo fosse percepito come un tentativo di andare controcorrente, ma come una semplice confessione, preferendo alle avventure di Chloe e Max titoli come Remember Me o Vampyr (pur con i loro difetti). Non è quindi così strano che nel periodo dell'annuncio del secondo capitolo della serie, io abbia focalizzato le mie attenzioni verso Twin Mirror e le sue atmosfere a metà strada tral'onirico più spinto ed un certo mood alla twin peaks.


Unholy

Unholy si presenta come un'interessante stealth game a tinte horror che fa della direzione artistica e dell'immaginario tra Lovecraft e Giger i suoi punti di forza. Il primo progetto di Duality Games, team con un pedegree niente male nonostante la "giovane età", mi affascina e non poco, poicé tenta di percorrere (si spera in maniera più efficiente) le stesse strade battute da Agony lo scorso anno, costringendoci a sopravvivere all'interno di un mondo infernale, ostile e dal quali il giocatore è costantemente sopraffatto.


Unruly Heroes

Unruly Heroes quest'anno ha mostrato le sue carte attraverso la partecipazione a molte fiere e, sopratutto, avrebbe dovuto vedere la luce negli ultimi mesi del 2018. Purtroppo così non è stato ma gli sviluppatori ci tengono a garantire che nel 2019 finalmente il progetto giungerà a compimento.


Unto the End

Unto di End ha richiesto qualche richiesta approfondita per scoprire che fine avesse fatto. Ed in effetti gli aggiornamenti non sono stati molti e quei pochi che abbiamo a disposizioni sono concentrati nella prima parte del 2018.
L'augurio è di avere novità corpose nel corso di quest'anno, magari con un grosso annuncio a sopresa, come ad esempio una date definitiva.


Vane

Ad aprire le danze di questo 2019 è però un titolo che, per assurdo, si trova in coda alla mia lista. Vane è infatti previsto per il 17 Gennaio e, a meno di bruschi cambi di programma, tra pochi giorni scopriremo se l'attesa sia davvero valsa la pena.


Void Bastards

Su Void Bastard sarò sintetico. È fighissimo e vi basta ammirare il trailer per rendervene conto.


Warcraft 3 reforged

In occasione di una dell'edizioni più controverse del blizzcon sicuramente un annuncio è però riuscito a far esultare tutti i fan che hanno seguito l'evento. Sto ovviamente parlando di Warcraft III - Reforged, versione remastered di quello che è considerato il miglior capitolo della saga RTS-fantasy di Blizzard.
L'idea di tornare a vivere la tragica epopea del principe Arthas e della sua trasformazione in Lich King e allo stesso tempo di poter ritrovare quel gameplay così ben strutturato, per di più rivisto e corretto a cui si aggiunge una nuova veste grafica di tutto rispetto, mi rende impaziente di poterci mettere le mani sopra.


Wasteland 3

La serie Wasteland è di certo considerata un punto di riferimento per tutti coloro che cercano un'esperienza RPG tipicamente occidentale di profilo spiccatamente classico. E sembra che Wasteland 3 non sembra voler disattendere queste aspettative, continuando sul solco dei due precedenti capitoli, ma migliorando la formula ulteriormente grazie alle nuove conquiste tecnologiche.


Way to the woods

Qualcuno ha descritto Way of the Woods come un vero e proprio viaggio spirituale, potete quindi capire, visto il mio titolo "vate" in questo campo che le mie aspettative sono alte.
Al momento, quello che è certo è che il progetto può contare su un comparto artistico strepitoso a cui si affiancano alcune trovate di gameplay nel loro piccolo geniali.
Speriamo che sia in grado di soddisfare le aspettative.


We all end Up alone

Grosse novita sull'interessante We all end up Alone non ce ne sono state, ma il titolo ha presenziato ad alcune fiere di settore confermando di essere in buono stato.
Speriamo che sia in dirittura d'arrivo per il rilascio sul mercato.


Where cards fall

Chiudiamo questa lista con un'interessantissima new entry. Vi presento Where Cards Fall, puzzle games con un forte focus sulla narrazione, incentrata sulla crescita e la scopertà di sé, accompagnata da una direzione artistica intrigante.
Un ottimo modo per chiudere degnamente questa lunghissima lista.



EXTRA

Come al solito, la sezione Extra è dedicata a tutti quei titoli che ricadono in una di queste categorie:
1) Finestra o data di rilascio successive al 2019
2) Assenza di trailer o teaser
3) Titoli che hanno attirato la mia attenzione, ma non così tanto



Age of Empire 4 è sostanzialmente sparito da quando fu annunciato nel 2017. Nel dubbio Relic è una garanzia di qualità, per cui non credo ci sia troppo da preoccuparsi nonostante questo silenzio prolungato.



Al corso dei TGA è stato mostrato un nuovo breve filmato di Ancestors: The Humankind Odyssey, il progetto di Patrice Désilets (il papà di Assassin's Creed) che io seguo sin dal suo primo annuncio. Il gameplay ha messo in mostra i punti di forza della produzione ma anche quelle che sono al momento le sue criticità, ad indicare uno stato dei lavori ancora non troppo avanzato, per cui ho preferito inserirlo qui.


Bayonetta 3 è fondamentalmente una delle esclusive Nintendo Switch che attendo con maggiore interesse. Purtroppo, tolto un teaser di presentazione, se ne sono perse le tracce al momento.





Beyond Good and Evil 2 si è mostrato in più occasioni nel corso dell'anno (sollevando anche polemiche, a mio avviso sciocche, sulla necessità di una connessione costante per il gioco), sparando una serie di cartucce davvero impressionanti, sia dal punto di vista narrativo che di gameplay che, sopratutto, di world building. Ma ci vorrà ancora molto tempo.


Io continuo ad inserire in questa sezione Borderlands 3 per inerzia. Gearbox continua a garantire che il progetto esiste ma quello che abbiamo visto sino ad ora è una tech demo finalizzata a mostrare le nuove funzioni di gestione dell'illuminazione del motore grafico con cui dovrebbe essere sviluppato il titolo. Speriamo di saperne qualcosa nel prossimo futuro.


CD Project Red ha, finalmente, iniziato a giocare le sue carte riguardo Cyberpunk 2077 con una lunghissima sessione di gameplay di un'ora (minuto pù, minuto meno) che ha permesso all'utenza di restare folgorata dall'enormità, qualitativa oltre che quantitativa, di questa produzione sci-fi mastodontica.
Anche in questo caso però, credo, siamo ancora lontani da una release.


Il quarto capitolo di Dragon Age è al momento concretizzato soltanto nell'immagine a sinistra, trasposta in piccolo teaser nel corso dei TGA 2018.





Microsoft ha proposto una delle conference più brillanti ed esplosive dell'E3 da diversi anni a questa parte. Ad aprire le danze è stato IL brand di punta del colosso americano, con quella che è stata confermata essere la sesta avventura numerata con protagonista Master Chief, vale a dire Halo Infinite.
Ovviamente quello che ci è stato mostrato è stata una cinematic, ma già sufficiente a comprendere quale dovrebbe essere la nuova direzione, sopratutto di vista artistico, di 343 industries per questa nuova iterazione della saga.


Starfield è il progetto top secret (per quanto rumoreggiato da tempo) di Bethesda, un nuovo brand che possa portare una ventata d'aria fresca ad una software house forse un po' troppo confinata nel proprio orticello di saghe storiche. Quell'immagine è però quanto di più concreto apparso nel teser rilasciato durante l'E3 2018, per cui è necessario attendere per avere nuove informazioni più concrete.



Ma se Starfield è ancora un progetto fumoso, Star Wars: Jedi Fallen Order, per ora è, per assurdo, da una parte più misterioso e dall'altra più concreto. Atteso per fine anno ed annunciato con un proclamo a dir poco bland da parte di Respawn Entertainment riassumibile con "fidatevi", il titolo dovrebbe presentarsi come una sorta di action-adventure ambientato 5 anni dopo la caduta della Repubblica e l'ascesa dell'Impero ed è previsto per l'autunno 2019 (probabilmente ne sapremo molto di più a giugno).


Era il segreto di Pulcinella ma l'annuncio di The Elder Scrolls 6 è stato comunque l'argomento principale di discussione per il pubblico generalista nel day after della conference Bethesda, e nonostante sia stato presentato con un teaser estremamente generico e privo di un qualsiasi sottotitolo che potesse smuovere la macchina speculativa della fan-base.


Wild è ormai una bestia mitologica. Con Michel Ancel concentrato completamente su Beyond Good and Evil 2, sembra che questo ambiziosissimo progetto sia stato messo da parte. Eppure i Wild Ship Studio confermano che lo sviluppo continua, ma l'entusiasmo inizia seriamente a scemare.



Witchfire, dopo l'annuncio ai TGA 2017, ha passato il 2018 senza particolari sussulti, ma i ragazzi di The Astronauts sono costantemente al lavoro sul progetto. Lo scorso anno mi colpì particolarmente ma, in attesa di nuovi annunci, ho preferito inserirlo qui.



I nuovi e segretissimi progetti di Gen Design e Playdead non hanno fatto parlare di sé nel corso dell'anno, sarebbe bello se i due team di sviluppo iniziassero a parlarne in maniera più concreta durante il 2019.






E anche questa volta siamo giunti alla fine. Spero che questa lunga lista possa esservi stata utile per scoprire produzioni a voi ignote o magari per fungere da utile promemoria (io tutta questa fatica la faccio più per me e per ricordarmi le cose, che per voi) riguardo tutti quei titoli che potrebbero persi nel miasma delle uscite annuali e del futuro più o meno remoto.

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