lunedì 4 gennaio 2016

Zalone Wars: Il Risveglio del Box-Office


L'uscita al cinema di "Quo-Vado", e relativo successo assoluto al botteghino, hanno causato una serie di campagne d'odio nei social network nei confronti dell'ultimo lavoro di Checco Zalone, colpevole, a detta dei tantissimi "esperti cinematografici della domenica", di aver causato la MORTE DEL CINEMA. 
Accusa pesante devo dire, ma quale sarà la causa?
Molto semplice. Come prevedibile, il primo Gennaio, Quo Vado ha sbancato il botteghino nostrano (ed inaspettatamente non ha però oscurato "Il Piccolo Principe" che ha segnato un tutto esaurito in diverse sale) arrivando al punto di battere, e non di poco, quanto fatto da Star Wars VII. 

Ora ragazzi, un piccolo consiglio, prima di sparare certe sentenze, pensateci 10 secondi. E poi, se resterete dello stesso avviso... STATEVENE ZITTI!

Andiamo con calma.
L'ipotesi della morte del cinema parte da un assunto sbagliatissimo derivante solo dalla nomea di una saga e dal fatto che l'altro contendente al trono del Box Office Nostrano faccia parte di una categoria, i cosiddetti cinepanettoni, che fa rabbrividire l'utenza al solo sentirla nominare. Ecco, qui si denota, sin da subito, l'ignoranza di chi spara a zero sentenze così ridicoli.
Abbiamo appunto Star Wars Episodio VII, il film più atteso dell'ultimo decennio, con una campagna marketing mastodontica, e che ho deciso di non recensire poiché, da fan ventennale della saga, sarei eccessivamente influenzato ma che a conti fatti si dimostra un buon prodotto, godibile ma non imprescindibile culturalmente parlando. Insomma un blockbuster ben confezionato, ma nulla di cinematograficamente assurdo (non amo utilizzare i classici voti in decimali, ma sono comodi per dare un quadro chiaro all'utenza che vuole tutto e subito, e quindi, parlando de "Il risveglio della Forza", direi che siamo sul 7,5). 
Dall'altra parte abbiamo una commedia italiana contemporanea. La pellicola più attesa dagli esercenti per il periodo invernale nostrano e, sopratutto, un film che non ho visto. E che non solo io non ho visto, ma che il 95% dei lamentanti non ha visto.

Ma, poiché parliamo di un cinepanettone ( con un'accezione diversa da quella originale, non certo "Commedia italiana in uscita nel periodo natalizio/invernale"), tra l'altro quarto esponente della produzione "zaloniana", allora dobbiamo bollarlo subito come il male in Terra, specie per aver osato surclassare il successo del blockbuster del secolo, che in quanto Blockbuster del secolo è o un capolavoro assoluto o un flop colossale, a seconda delle vostre inclinazioni filosofiche (niente vie di mezzo). Se fate parte della prima categoria, molto probabilmente siete anche tra coloro che hanno preso parte a questa campagna """""d'odio""""" idiota secondo la quale Checco Zalone sta uccidendo il cinema perché ha avuto un'esordio migliore di Star Wars.

Volete sapere cosa sta uccidendo il Cinema? Le sale che si vanno pian piano a svuotare e che respirano grazie a questi Blockbuster (in tutte le declinazioni possibili del termini), lo streaming che prende sempre più piede (che permette anche di avere accesso a titoli quasi irreperibili per un motivo o per un altro, ma che ovviamente permette di poter vedere in contemporanea film ancora in sala), la mancanza di coraggio ed iniziativa da parte delle grandi case di produzione che spesso bocciano prodotti validi ed originali o li portano ad una trasformazione tale che porta allo svilimento di molti progetti che vengono così adattati ad un mero discorso di esigenza di mercato. Molte sono le possibili cause ma tra queste non rientra certamente una commediola italiana che, in madre patria, incassa di più di un Blockbuster.

Quo Vado è un brutto film? Non lo so. E sinceramente per una questione economica e logistica non so se sarò in grado di vederlo in sala, quello che so per certo è che The Force Awakens non è un capolavoro tale da poter giustificare questo tipo di stupide critiche. 

Nessun commento:

Posta un commento