lunedì 14 dicembre 2015

Italia campione del mondo di Magic: E sti cazzi?


Ok, Ok, ok...prima di linciarmi fatemi parlare. Ovviamente il titolo dell'articolo è una provocazione, ma non così distante da quello che è il discorso che cercherò di portare avanti qui di seguito.

Ora, questa è una notizia che fa piacere, vedere connazionali che primeggiano in una qualsiasi attività, da una gara olimpica, ad un mondiale di calcolo matematico fino ad un campionato di giochi di carte è sicuramente fonte d'orgoglio.

Quello che però non ho mai compreso è quella forma di vittimismo mista a stupore di tutti quegli pseudo-alternativi-finti nerd (sottolineo FINTI perché essere essere Nerd è un vanto quanto l'essere un'Otaku, ma questo è un'altro discorso, sul quale magari tornerò in futuro) che ogni qualvolta avvenga un evento del genere son pronti a scrivere frasi del tipo "Eh ma si parla solo di calcio (che poi da noi è il calco, negli Stati Uniti si fa la stessa cosa con il Football od il Basket) quando questi ragazzi han fatto tot". Beh ragazzi, buon giorno!

Da una parte abbiamo uno sport radicato da più di un secolo nella cultura popolare e mondana Europea, che per decenni si è conteso le attenzioni degli appassionati con ciclismo e corse automobilistiche, finendo con il prevalere. Un mercato talmente vasto ed importante da avere un ricavato totale di miliardi e miliardi di Euro. Dall'altra un'attività ricreativa (divertente, interessante, appagante quanto volete) che non è però parte di una vera e propria cultura popolare, è un intrattenimento, quasi elitario. Eppure queste reazioni si hanno soltanto con delle attività definite da "Geek", perché? Perché son quelle che vanno di moda al giorno d'oggi, sia fra i ragazzini amanti di videogames e giochi di carte sia trai finti alternativi che anche se non sanno minimamente cosa sia Magic, Yu-Gi-Oh, un E-Sport (e qui di soldi ne girano a palate comunque) o anche un qualsiasi Sport mediaticamente """"secondario"""" (certo bisogna far distinzione eh: Arti Marziali sì, ma se non fosse stato per le Olimpiadi di Torino voglio vedere chi si sarebbe mai azzardato a parlare di Kurling se l'Italia avesse mai ottenuto risultati rilevanti in questa disciplina) si mettono comunque a scrivere le loro lamentele sul perché "tutti pensano al calcio (che è per idioti) e non alla gara di tiro alla fune a 7 (che invece è per intellettuali)".

Sapete dove sta il vero inghippo del loro ragionamento (oltre che nell'ipocrisia di fondo ovviamente)? Nel fatto che quello che ne esce fuori è palesemente soltanto la semplice necessità di essere notati, del non esprimere il proprio io in favore di un'alternatività che non esiste, è solo di facciata, come un finto cinefilo che si spara 7 ore di film ungherese con sottotitoli in serbo-croato solo per dire di averlo fatto. Non c'ha quasi sicuramente capito una sega, magari ha anche dormito 6 ore e 50 minuti su 7, ma può dire di averlo visto, e può vantarsene su un social network. 
Ma anzi, non finisce neanche qui. No, no. Se dobbiamo essere incoerenti con noi stessi dobbiamo esserlo fino in fondo.
Spesso infatti che fa questo genere di post è lo stesso tipo di persona che si nasconde dietro al dito del "eh ma è una mia opinione" ma è pronto a giudicare (alla cazzo, per sport) chiunque abbia passioni diverse dalle sue, o più semplicemente più commerciali e mondane delle sue (che magari sotto sotto gli piacciono pure, ma guai a darlo a vedere, abbiamo una reputazione da difendere qui!).

Insomma nonostante tutto questo pippone, complimenti a questi 4 ragazzi che hanno compiuto una vera impresa, che spero non venga troppo martorizzata solo per far sentire importante qualche fallito del web.

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