mercoledì 22 agosto 2018

D.Va protagonista del nuovo corto di Overwatch "Shooting Star"


Con l'apertura della Gamescom di Colonia prende il via quel trimestre in cui posso tornare a parlare di una delle cose, a mio avviso, più affascinanti dell'universo transmediale di Overwatch, i corti animati.
Quest'anno Blizzard, per presentare l'ormai tradizionale duo corto animato-mappa, ha deciso di mettere subito le cose in chiaro, proponendo uno show trasmesso in diretta dalla Corea, rendendo così palese quale sarebbe stata la protagonista assoluta dell'evento.
Ad aprire le danze, dopo un piccolo concerto di un gruppo di idol coreane, è stato Jeff Kaplan in persona, presentando la nuova mappa Busan (disponibile da oggi in PTR).
È stata, quindi, la volta del piatto forte della giornata, il corto animato dedicato all'idolo nazionale Ana Song, meglio conosciuta come D.Va.
Un filmato con protagonista la campionessa coreana era uno dei maggiormente richiesti dalla fan base del titolo Blizzard vista, sopratutto, lo scarso approfondimento nel passato del personaggio sino ad oggi.
Shooting Star, questo il titolo, ci permette, perciò di dare un'occhiata alla vita "privata" della giovane eroina, della sua passione per i mech da combattimento e delle sue motivazioni che la spingono a difendere il suo paese in prima linea dall'invasione degli omnic.
Il filmato è quindi diviso in due parti ben distinte: una prima metà che si concentra sulla Ana autentica, quella lontana dai riflettori, intenta a riparare costantemente il suo mech per tenerlo pronto all'azione, rivelandosi del tutto diversa da quella dipinta dai media, costantemente perseguitata dai ricordi delle sue battaglie e schiacciata dal peso delle sue responsabilità nei confronti del suo popolo e dei suoi compagni d'armi; la seconda, invece, puramente votata all'azione, che fa della spettacolarità della messa in scena il suo cardine, grazie anche alle possibilità offerte dal robot da combattimento di D.Va.
Nonostante lo spettacolo di luci e la frenesia degli scontri tengano, di certo, incollati allo schermo, il tentativo di approfondire la caratterizzazione e la pische di uno dei personaggi più emblematici del gioco Blizzard risulta, a conti fatti, poco efficace, non riuscendo a uscire dallo stereotipo, a differenza di quanto fatto nel recente passato con Mei e Rehinardt.
Nonostante questo, però, il corto resta molto godibile, pur non rientrando nella cerchia delle migliori produzioni animate targate Blizzard.


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