Avevo questo articolo in stallo da una vagonata di mesi. Ho deciso quindi di approfittare dell'uscita di "
The Frozen Wilds" per proporvelo.
Questo pezzo nasce da un concetto ben preciso: io ho adorato Horizon: Zero Dawn. Il coraggio di Guerrilla Games, rintracciabile nella volontà di uscire dal proprio selciato, creando una nuova ip appartenente ad un genere totalmente estraneo al team di sviluppo (la software house, dopotutto, viene da una decennale esperienza nel campo degli sparatutto con Killzone), è per lo meno encomiabile.
Eppure questa "inesperienza" si sente in tante cose, dalle più piccole alle più grandi. Credo perciò che il modo più giusto per omaggiare questa produzione, e le figure dietro di essa, sia proprio quella di esporre quelli che sono a mio avviso gli errori e le mancanze della stessa (si tende troppo a parlare per estremi ultimamente, a riportare tutto al binomio capolavoro/schifezza e sinonimi, ragionando per bianchi e neri, ignorando un'enorme scala di grigi) così da poterne trarre beneficio e poter evitare "inciampi" nel lungo e avventuroso percorso che ancora attende Aloy, tutt'altro che prossima al traguardo.
Vi avviso che all'interno dell'articolo saranno presenti spoiler, sia testuali che visivi.