Beh, è un discorso più complesso e articolato di quel che sembra, quindi io ho deciso di prendere in esame una sola tipologia di remastered, quelle dei titoli di settimana generazione (quei titoli che da Playstation 3 e Xbox 360 sono riproposti su console "Next-Gen"), in quanto bersaglio primario di ogni critica alla categoria, che tende a non interessare, al contrario (ma ci si riesce a lamentare anche in questo caso, tranquilli), le edizioni HD titoli di usciti molti anni prima e raccolte di saghe storiche riportate a nuova vita giocando sul fattore nostalgia dei vecchi appassionati e magari cercando di accalappiare nuovi fan che non hanno avuto la possibilità di provare questi classici nel loro periodo d'oro.
Ma le remastered di cui vi parlerò io non godono di questo privilegio, poiché i titoli investiti da questo fenomeno spesso e volentieri hanno un paio d'anni, se non uno, di "vita" quando ne viene annunciata una nuova versione. Se The Last Us riesce a sottrarsi, spesso e
volentieri, a questa caccia alle streghe grazie all'intrinseca qualità del titolo e al retaggio del suo studio di sviluppo, la stessa sorte non spetta alla quasi totalità dei prodotti che hanno seguito lo stesso iter.
Questi giochi vengono spesso definiti superflui, inutili, a volte, anche dannosi. Ma signori miei, non scherziamo. Quale danno potrebbero portare delle copie limate e aggiustate di titoli usciti poco tempo prima su console ormai datate? In realtà nessuno, anzi vengono riproposti titoli con una grafica migliorata e un comparto animazioni spesso e volentieri più fluido e con un frame più stabile. Senza contare che a volte abbiamo a che fare con vere e proprie "ristrutturazioni" che vanno ad interessare anche il comparto propriamente ludico con aggiunte e miglioramenti al gameplay. Questo è il caso, ad esempio, del già ottimo reboot di Devil May Cray, DMC.
Ma il problema più grave non è ritenere queste edizioni rimaneggiate inutili (se non vuoi acquistare un titolo che hai già giocato, non lo acquisti...semplice), è piuttosto quello di considerarle dannose per il mercato, come dei prodotti che vanno a togliere spazio alle nuove produzioni, o a sequel di brand di rilievo pensati totalmente per le nuove console. Questo è un pensiero totalmente errato in quanto la mole di lavoro necessaria per lo sviluppo di questi titoli è già di per sè molto ridotta, grazie al fatto di dover mettere mano a qualcosa di preesistente; ne consegue una contenimento, oltre che nei tempi, anche nei costi e, sopratutto, nella manodopera. Il personale addetto a questi progetti è infatti spesso un piccolo team interno allo studio sviluppatore del gioco originale o, addirittura, uno studio di terzi (piccole SH a cui
vengono affidati questi tipi di compiti proprio con lo scopo di "farsi le ossa").Le Remastered sono, infine, al contrario del pensiero di buona parte dell'utenza, sono soltanto una misera parte dell'offerta ludica generale del settore Tripla A, una fonte di guadagno facile e a basso costo, che può far avvicinare al titolo coloro che "nell'epoca" precedente non hanno potuto usufruire del prodotto e ora possono goderselo in una veste migliore (di poco o di tanto che sia), non inficiando negativamente sul mercato e non andando a compromettere i lavori per i "nuovi" videogiochi veri e propri.
Come passo io sabato sera |
Insomma, che dire? Le remastered son quelle che sono, tappabuchi, non mordono, non sono un furto, e spesso offrono più contenuti di un titolo base in una veste migliore. Certo, non apportano nulla di nuovo all'industria, ma non la danneggiano neanche e quindi perché questa caccia alle streghe? Sarà forse che l'utente medio è un viziato che non può fare a meno di lamentarsi ?
Eh...chi può dirlo!?
Un saluto da Lollo e...alla prossima!
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