mercoledì 19 agosto 2015

Pixar, fammi ri-innamorare con Coco


Tra i progetti cinematografici più interessanti di cui Disney  ha rivelato una data di rilascio nel corso del D23 Expo, ce ne è sicuramente uno targato Pixar. Fermo restando che  dopo la locandina di Luxo vicino a quel mondo mi ha incuriosito a bestia (per il lungo periodo) e Incredibili 2 è uno dei sequel che attendo di più, c'è da dire che, per il resto, la line up della casa d'animazione non mi abbia esaltato troppo (Toy Story 4 in particolare), ma c'è un'eccezione. Sto ovviamente parlando di Coco.
Il lungometraggio è ispirato alla cultura messicana ed in particolare al folclore che circonda la festività del Dia de los Muertos, con il giovane protagonista Miguel che avrà la possibilità di mettersi in contatto con i suoi antenati.

Non starò qui a parlare dei problemi burocratici che stanno attanagliando il film (Disney che tenta di registrare il marchio di una festività ha dell'assurdo), ma di quelle che sono le mie aspettative per il prossimo anno (e sarò stranamente molto conciso a rigardo).

Quello che infatti mi aspetto non è tanto una storia che se la possa battere con Toy Story o Up (per citarne un paio), anche se ovviamente la cosa sarebbe molto gradita, bensì che sia presente una ricercatezza artistica di primo livello, magari con sequenze legate al mondo dei morti oniriche se non psichedeliche e a tratti inquietanti, magari distaccate da quello che potrebbe essere il mondo reale di Miguel, con un'esplosione di colori su sfondi neri. E gli artwork (assieme alla locandina) mostrati fanno ben sperare a riguardo.
Insomma incrociamo le dita, manca soltanto un'anno all'uscita (e di mezzo mi toccherà sopportare Woody che flirta con la pecorara, detto in maniera dialettale).









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